Intermezzi
Gli intermezzi sono, o meglio dovrebbero essere, quelle pietanze che vanno servite tra una portata importante e l'altra: un po' come le sortite tra un atto e l'altro di talune rappresentazioni.
Pertanto dovrebbero essere piacevoli, gustose, appropriate; soprattutto non ingombranti, per lasciare il campo alle preparazioni di maggior rilievo sulle quali la padrona di casa fa affidamento. Secondo la definizione di un gastronomo francese, gli intermezzi devono apparire in tavola né troppo presto né troppo tardi, essere appetitosi ma non troppo né troppo poco, non scarseggiare ma non essere neppure troppo abbondanti e, infine, devono scomparire con grazia, lasciando, oltre ad una buona impressione, un leggero senso di rimpianto.
Se scorriamo i titoli delle ricette ci accorgiamo che gli intermezzi da noi presentati obbediscono alle norme classiche e alle regole moderne. Bisogna anche dire che nel nostro libro vi sono altre preparazioni che potrebbero servire come intermezzi ma che si trovano in altri capitoli per la sistematica della materia: e che molte delle ricette di intermezzi possono benissimo servire - e nessuno se ne stupirà - come antipasti, come primi piatti ed anche come piatti forti detti comunemente di centro.
Con ciò non abbiamo voluto confondere le idee alle nostre gentili lettrici ma solo chiarire determinate posizioni. La cosa principale, quella che conta sopra tutto, è che le ricette siano bene eseguite e i piatti risultino graditi.