Fonduta

Per 6 persone: Fontina piemontese, g. 600 - Latte - Burro, g. 120 - Tuorli d'uovo, 12 - Pepe bianco - Tartufo bianco.

Ritagliate la fontina in dadini e ponetela in un recipiente possibilmente più alto che largo, coprendola di latte giusto a raso. Lasciate stare così per qualche ora, ricordando che una prolungata immersione nel latte renderà la preparazione migliore.

Si può lasciare in bagno la fontina per sei o sette ore e più. C'è chi la mette in bagno la sera per il giorno dopo.

Mettete in una casseruola 100 grammi di burro e i tuorli d'uovo, aggiungete la fontina con tutto il latte e mettete la casseruola in un altro recipiente contenente acqua bollente, lavorando energicamente con una frusta.

La fontina prima si scioglierà facendo dei fili, diverrà sempre più sciolta per poi tendere ad addensarsi di nuovo.

Quando la fontina sarà diventata come una crema densa, toglietela dal bagnomaria e ultimatela con un pizzico di pepe bianco e qualche altro pezzetto di burro.

La fonduta può essere servita così da sola o dentro un piccolo bordo di polenta dura; la si può anche contornare con triangolini di pasta sfogliata. In qualunque caso si completa affettandoci sopra del tartufo bianco. La fonduta ben fatta non deve filare.

Sale non ne va messo, perché il formaggio basta di per sé a dare la giusta sapidità alla preparazione. A ogni modo è bene verificare, e se del caso aggiungere un pochino di sale prima di inviare la fonduta in tavola.

La fonduta può anche venire cotta a fuoco nudo, ma è preferibile il bagnomaria perché dà un risultato più certo.