Pasta con lievito artificiale

Farina e carbonato di ammoniaca o farina, bicarbonato di sodio e cremor di tartaro (il doppio del bicarbonato).

A seconda delle preparazioni, sono consigliate delle sostanze chimiche che durante la cottura della pasta producono in essa dei fenomeni simili alla lievitazione naturale.

Le più comuni sono: il carbonato di ammoniaca che si usa da solo, e il bicarbonato di sodio e il cremor di tartaro che si usano insieme.

Questi ultimi, mischiati a farina di riso per la conservazione, si vendono in bustine.

Se invece volete preparare il lievito in casa per adoperarlo subito provvedetevi di una parte di bicarbonato e due di cremore.

Mettete su un foglio di carta il cremore e il bicarbonato e con una stecca di legno o d'osso mescolate bene le due polveri.

Adoperando il lievito artificiale, mescolatelo a parte su un largo foglio di carta insieme con la farina che si deve adoperare per il dolce, e dopo averlo ben mescolato passate ogni cosa da un setaccio fino. In tal modo il lievito si ripartisce nella farina, assicurando la massima lievitatura nel forno.

Non lasciate attendere troppo la preparazione ultimata prima di passarla in forno, perché l'umidità può fare fermentare a poco a poco il cremore e il bicarbonato, impedendo loro di compiere poi il loro ufficio durante la cottura.