Marrons glacés
Castagne candite - Sciroppo a 38-39 gradi di densità.
Estraete delicatamente le castagne candite dal vaso di vetro e lasciatele sgocciolare bene, passandole magari nel forno appena tiepido, affinché possano asciugarsi.
Se usate lo sciroppo delle castagne candite metteteci qualche altra cucchiaiata di zucchero e ponetelo sul fuoco in un recipiente largo e basso, per esempio una teglia. Se fate uno sciroppo nuovo ponete lo zucchero nel recipiente, inumiditelo con un po' d'acqua e mettetelo a cuocere. Regolatevi che, in un caso o nell'altro, lo sciroppo sia in tale quantità da poter ricoprire le castagne.
Questo sciroppo va cotto fino a portarlo ai 38° o 39°, che verificherete col pesa-sciroppi.
Prendendo un po' di questo sciroppo tra il pollice e l'indice della mano e aprendo le due dita dovrà formarsi un filo lungo e resistente.
A questo punto tirate indietro il recipiente, poneteci le castagne, coprite e lasciate così vicino al fuoco per un quarto d'ora circa, affinché le castagne sentano pian piano il calore.
Rimettete quindi il recipiente sul cuoco, e scaldate nuovamente lo sciroppo senza però lasciarlo bollire.
Mentre lo sciroppo si scalda, immergeteci una cucchiaia di ferro a buchi larghi, o una forchetta, e giratela intorno intorno alla parete della teglia; poco dopo, per effetto di questo sfregamento, lo zucchero incomincerà a imbianchirsi leggermente e a fare una velatura lattiginosa.
Levate il recipiente dal fuoco ed estraete ad una ad una le castagne, che porrete a sgocciolare su una gratella. Le castagne si asciugheranno presto e rimarrà su esse quel lieve strato di zucchero che costituisce appunto il glaçage.
I marrons glacés non si conservano così a lungo come le castagne candite.