Krapfen

Per 20 krapfen: Farina, g. 200 - Burro, g. 50 - Zucchero in polvere - Lievito di birra, g. 15 - Sale, g. 2 - Uova, 2 - Latte o uovo sbattuto - Visciole sciroppate o marmellata di albicocca - Olio o strutto abbondanti per friggere - Facoltativo: salsa calda di frutta o salsa al vino.

Queste bombe dolci sono chiamate anche bignè Maria Luisa, o bignè alla Delfina.

Mettete il lievito in una tazza, stemperatelo con un dito d'acqua tiepida e poi impastatelo, servendovi di un cucchiaino, con la quarta parte della farina, ossia 50 grammi. Ne deve risultare una pasta molletta, che metterete a lievitare in luogo tiepido.

Perché il lievito abbia esattamente raddoppiato il suo volume, occorrerà circa un quarto d'ora.

Con la rimanente farina - 150 grammi - fate sulla tavola la fontana e nel vuoto mettete il burro, due uova, una cucchiaiata colma di zucchero in polvere, che è equivalente a trenta grammi, e una punta di cucchiaino di sale.

Aggiungete il lievito della tazza, impastate accuratamente ogni cosa, sbattendo con forza la pasta sulla tavola per una decina di minuti, fino a che sarà elastica e si staccherà in un sol pezzo. Ponetela allora in una terrinetta leggermente infarinata, copritela e lasciatela in un luogo tiepido per un paio d'ore.

Trascorso questo tempo, rovesciate la pasta sulla tavola infarinata, battetela leggermente col palmo della mano per sgonfiarla, e poi ripiegatela su se stessa per tre o quattro volte.

Aiutandovi sempre con un po' di farina, stendete la pasta col rullo di legno allo spessore di mezzo centimetro. Questa operazione va fatta con delicatezza perché la pasta è piuttosto molle e tende ad attaccarsi.

Quando l'avrete distesa, servendovi di un tagliapaste rotondo del diametro di 5 centimetri, tagliate dei dischi; radunate poi tutti i ritagli, e senza troppo toccarli con le mani, ma battendoli col rulletto di legno, impastateli alla svelta e stendeteli di nuovo ricavandone altri dischi. E così di seguito fino a che avrete pasta. Procurate di ottenere un numero pari di dischi.

Bagnate leggermente la metà dei dischi con un po' di latte, o meglio con uovo sbattuto, ponete nel centro di ognuno una visciola sciroppata o un pochino di marmellata d'albicocca, e ricopriteli con i dischi lasciati semplici. Premete adagio adagio sugli orli dei dischi accoppiati, in modo che si attacchino bene, e metteteli a lievitare in un vassoio sul quale avrete messo un tovagliolo infarinato. Tenete i krapfen in luogo tiepido, coperti con un altro tovagliolo e al riparo da correnti d'aria; e dopo circa mezz'ora, quando avranno cominciato a gonfiarsi, preparatevi per friggerli in abbondantissimo liquido: questa è una avvertenza che non dovrete trascurare.

Per non andare incontro a una spesa eccessiva, si prende una padellina a bordi alti, si riempie a due terzi d'olio o di strutto, e si friggono uno o due krapfen alla volta.

Nella frittura le bombe gonfiano fino a raggiungere il volume d'una grossa mela: voltatele, e quando avranno preso un color biondo scuro, toglietele dalla frittura, lasciatele sgocciolare e rotolatele nello zucchero in polvere.

Vanno cotte a fuoco leggerissimo e a frittura tiepida.

Si servono fredde o calde. Servendole calde si accompagnano con una salsa calda di frutta o con una salsa al vino.