Fichi secchi

I migliori sono quelli calabresi e debbono essere raccolti a buona maturità.

Non si sbucciano e si aprono in due con le mani, verticalmente dal sotto in su, in modo da non separarli, ma lasciandoli uniti per il picciolo.

Fatto questo si mettono al sole su graticci di canna, sia che la parte interna del fico sia quella che rimane esposta al sole. Dopo un giorno si voltano e si rimettono al sole; e si ripete l'operazione per tanti giorni, fino a che il fico avrà assunto quella speciale consistenza che caratterizza questa preparazione.

In agosto, e nei paesi molto caldi, occorreranno circa sei giorni. Alla sera è bene ritirare i graticci in casa, per impedire che una pioggia improvvisa li possa bagnare.

Quando saranno pronti si richiudono, si premono con le dita per unirli bene e s'infilzano su spiedini di canna.

Dopo ciò si può procedere alla disinfezione. Si raccolgono tutti i fichi infilzati legando tra loro le estremità delle canne e si tuffano per un attimo nell'acqua bollente. Si lasciano scolare un poco e si rimettono al sole per un'altra mezza giornata.

Se invece si volessero passare i fichi nel forno, appena chiusi si dispongono su delle grandi placche e si passano in forno leggero per un po' di tempo.