Fagiano alla crema
Fagiano - Burro - Cipolla - Sale - Pepe - Crema di latte, un bicchiere - Succo di limone.
Il fagiano, per l'eleganza del suo corpo, per lo splendore delle piume e per la squisitezza delle carni, merita una menzione particolare. Conviene però fare qualche riserva su quello che comunemente si afferma.
Si vuole infatti che il fagiano non giunga alla perfezione di sapore che quando la sua decomposizione sta per incominciare. Ma questo stato di incipiente putrefazione, che si dice indispensabile affinché il fagiano possa sviluppare tutto il suo aroma, è cosa non da tutti accettata.
Può esser vero che il fagiano cucinato subito dopo ucciso non differisca sensibilmente da un qualunque pollo, ma, secondo noi, si può cucinarlo dopo un periodo relativamente breve di riposo (pochissimi giorni) tanto da permettere alle carni di subire una giusta mortificazione.
Il fagiano si tiene appeso per il becco e si spiuma soltanto al momento di cuocerlo.
Anticamente si presentava in tavola il fagiano adornandolo con la testa, la coda e le ali; ma questa pratica è ormai da tempo abbandonata.
E poiché resta eliminato questo ornamento di piume, noi vi consigliamo di acquistare sempre una fagiana anziché un fagiano, poiché la fagiana, a patto di essere giovane, è più grassa, più delicata e più saporita.
Cuocete il fagiano in un tegame con burro, poca cipolla tritata, sale e pepe.
Quando sarà quasi cotto, aggiungete un bicchiere di crema di latte e finite di cuocere irrorando frequentemente il fagiano con questa crema. Ultimate con qualche goccia di succo di limone.
Appoggiate il tegame su un piatto con salvietta, mettete il coperchio e fate portare in tavola.