Come si apparecchia la tavola

Estetica dell'apparecchiatura - Una raccomandazione importantissima è che i piatti, i bicchieri, le posate vengano disposti in modo che tutti i coperti presentino un allineamento perfetto e che tutto ciò che appare sulla tavola sia netto e brillante.

Un bicchiere o una posata fuori squadra potrebbero danneggiare il colpo d'occhio che la mensa deve produrre.

Decorazione della mensa - Giova tener presente che la decorazione deve sempre restare l'accessorio della tavola e non l'essenziale, nel senso che una decorazione troppo esagerata non serve ad altro che ad impedire il regolare svolgersi del servizio.

Non esistono delle vere e proprie regole fisse per ornare la mensa: si lascia anzi una grande libertà al buon gusto ed alla geniale iniziativa di colei che vi si dedica.

Principio raccomandabile è la sobrietà nel distribuire fiori, foglie, ornamenti, e la sapiente fusione dei toni, in modo che il complesso dia una sensazione d'ordine, d'armonia.

Sarà bene non adoperare fiori dal profumo penetrante, che potrebbe recar noia ai commensali, e disporli in modo che non impediscano la vista di chi sta di fronte.

Si potranno usare specchi o centri in argento con artistici vasetti di porcellana recanti i fiori.

Tovaglia - Per la scelta della tovaglia si terrà conto dello stile della sala da pranzo, di quello del servizio di tavola, dell'importanza del desinare o degli ospiti.

È ottima norma far piegare le tovaglie, allorché vengono stirate, in larghe bande; altrimenti spiegandole sulla tavola appariranno numerose, visibili piegature con evidente danno dell'estetica. In ogni modo le piegature della tovaglia dovranno essere rigorosamente parallele ai bordi della tavola su cui poggia.

Si consiglia anche di mettere sotto la tovaglia un buon mollettone, allo scopo di attutire i colpi delle stoviglie e delle posate.

Coperto e segna posto - Dinanzi ad ogni commensale si pone un solo piatto, sul quale viene poggiata la salvietta semplicemente piegata - senza cioè farle assumere fogge strane di uccelli, di ventagli, di piramidi - e sopra ancora il segnaposto. La salvietta può essere messa anche a destra del piatto, ripiegandola ancora.

Posate - Si mettono soltanto le posate per la prima portata e quelle per il pesce e le piccole posate da frutta al di là del piatto. Per le altre portate vengono messe di volta in volta con il piatto.

Il cucchiaio e i coltelli vanno alla destra del commensale e le forchette a sinistra; i coltelli vanno poggiati sulla tovaglia con il taglio della lama rivolto al piatto.

Bicchieri - Il numero dei bicchieri è limitato ad un massimo di quattro e precisamente: bicchiere per l'acqua, bicchiere per il vino, bicchiere per il mezzo vino e coppa per lo spumante. Naturalmente le quattro specie di bicchieri dovranno essere della stessa foggia e dello stesso colore.

I bicchieri non si dispongono a guisa di canne d'organo, ma invece vanno raggruppati nel seguente modo: in direzione della punta del coltello, il bicchiere dell'acqua; subito dopo, a destra, e sulla stessa linea, quello per il vino; un po' più innanzi, e tra i due, il bicchiere per il mezzo vino; nella stessa direzione di quest'ultimo e sempre fra i due primi bicchieri, ma dietro di essi, la coppa dello spumante. Il gruppo dei bicchieri avrà quasi l'aspetto di un fiore a quattro lobi.

Pane e acqua - Il pane e le caraffe dell'acqua si recano in tavola all'ultimo momento, quando è per cominciare il servizio.

Il pane, tagliato in fettine, si colloca a sinistra, in alto, di ogni commensale. Altro pane viene tenuto pronto nell'apposito cestino, coperto da una salviettina, per essere distribuito non appena se ne avvertirà la necessità durante il servizio.

Saliere e stecchini - Il sale ed il pepe possono figurare sulla tavola: si dovranno dunque disporre in graziose saliere.

Gli stecchini, invece, sono da escludere dalla mensa; l'operazione del nettarsi i denti a tavola non può essere ammessa, neppure se fatta con l'accortezza di porre la mano sinistra dinanzi alla bocca.

Menù - Il menù, scritto su cartoncino, va poggiato su apposita base fra due coperti, cioè uno ogni coppia di commensali, nella stessa direzione dei bicchieri. L'uso dei menù è riservato però a pranzi di importanza.